Un eroe silenzioso

Carmine è uno tra un milione e duecentomila silenziosi eroi che in Italia hanno donato più di due milioni di unità ematiche ad altrettante persone bisognose di cure. Carmine non racconta la sua generosità e la vive come normale e naturale gesto di civile solidarietà verso un prossimo che, ahimè, ha bisogno di lui per sopravvivere. Carmine non si sottrae a questa grandissima testimonianza di solidarietà.

A differenza di quanto molti credono, il fabbisogno di sangue e di emocomponenti non si verifica solamente in presenza di condizioni o eventi eccezionali quali terremoti, disastri o incidenti o durante interventi chirurgici ma costituiscono una necessità quotidiana e continua nella cura di malattie gravi quali tumori, leucemie, anemie croniche, trapianti di organi e tessuti.

La donazione è una straordinaria occasione per essere utili, per aiutare il prossimo, per riaccendere la speranza in chi non ne ha, per permettere la sopravvivenza a chi sta contando gli ultimi giorni di esistenza terrena. Il sangue è vita, è calore, è colore e amore. Per certi popoli il sangue contiene lo spirito, è la fonte dei sentimenti, delle emozioni e dei pensieri.

Donare il sangue vuole dire mettersi a disposizione del prossimo non solo a parole ma con azioni concrete che non si limitano al semplice prelievo. Donare significa compiere un atto di responsabilità e d’amore verso se stessi, verso il proprio corpo e la propria esistenza. Se non rispettassero la propria vita come potrebbero avere la forza e il coraggio di donare parte di essa per salvare quella degli altri?

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